Tu
stupenda dama,
avvolta
nel tuo scialle scuro,
bella ma infelice
tra le riga
mi dicevi:
"Son nata per soffrire"..
Una nenia sussurravi
solo amore di mamma
e mi sorridevi.
Mentre ti guardo,
pulire il tuo fuso,
seduta all'ombra
del pergolo rosato,
"Dimmi di lui"
ti dicevo,
"Parlami del tuo amore."
Per un crudel destino
l'unico uomo
perduto avevi,
-"Pochi anni...ma belli"
e...............
anche tante carezze,
nel ricordo invecchiavi,
guardando le fatiche...
lunghi i giorni....
interminabili le notti.
Una lacrima rigava
il tuo bel viso,
poi
continuavi..
-"Sette pani a settimana
per sette bocche
da sfamare."
-"E per te nonna?"
-"Quello più grande"
"Ah.. che sollievo,
ma..."
-" Da fare in sette fette
per il sabato e la domenica.
"Annarella."
Anna Maria Ciurro
20 /02/ 09
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